A cura della Consulta per il Dialetto Parmigiano. Coordinamento: Andrea Mondini
Buon ASCOLTO, buona LETTURA e buon DIVERTIMENTO
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RITORNI LA PACE IN UCRAINA !
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Una lunga cavalcata ci ha portato alla 36ª e ultima puntata.
Un lungo lavoro che ha coinvolto tante persone: 5 compagnie dialettali,
una cinquantina di interpreti di ieri e di oggi, numerosi poeti e scrittori,
istituzioni come la Fondazione Cariparma e un magnifico giornale
come la Gazzetta di Parma, un vero patrimonio per la nostra Città.
Un grazie particolare a
GIUSEPPE MEZZADRI
accanito instancabile appassionato puntuale e leale testimone
di una Città di cui ha raccontato storie ed aneddoti
fissando sulla carta dei suoi scritti e sui suoni di questo sito
gli umori e i profumi.
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Per l’ultima puntata di questa serie
Mirella Cenni e Maurizio Landi
interpretano
Proverbi sull’amore e la famiglia
di Guglielmo Capacchi
per ascoltare
Ma continuate a seguirci: seguiranno altri aggiornamenti
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Il damerino, elegantone e vanitoso. La génngia, o gingén’na, è la gallina faraona o del faraone o della Numidia, che a Parma era chiamata galén’na d’ Enndja, deformata in galén’na génngia. Questo gallinaceo è di bell’aspetto e pare si pavoneggi (DEB), per cui è diventato sinonimo di eleganza più o meno ostentata. Da qui gingén e ginginéllo, che si usa però solo al maschile. Vai su CATEGORIA per una definizione più esaustiva.
