Poeti e poesie:
Gnenta
di Bruno Lanfranchi
Riconosciuto come il nostro maggior attore dialettale, ha scritto più che pregevoli poesie nelle quali traspare tutta la sua umanità e sensibilità morale.
Bruno Lanfranchi, Al me Zarden, Azzali, 1991
Gnenta
Cosa vot mai ch’ la sia la
voza d’un putten…?
Gnenta!
L’é… cmé… un vol ’d rondanen’ni
ch’ a scoriata pr’ al cel…
l’ é… cmé la blessa… la musica…
la tenerezza…
la virtù…
la sapienza!
L’ é cmé ’n vent ad primavera…
un rag ad sol…
un ciaror ’d lon’na…
una poesia!
Ecco co’ l ’é la voza d’un putten!
Gnenta!
Recitata da Franco Greci, accento Parma Città
Gnenta
Cosa voi mai che sia la
voce di un bambino?
Niente!
È… come… un volo di rondini
che scorrazzano nel cielo…
è… come la bellezza… la musica…
la tenerezza…
la virtù…
la sapienza!
È come un vento di primavera…
un raggio di sole…
un chiaro di luna…
una poesia!
Ecco cos’è la voce di un bambino!
Niente!