Poeti e Poesie:
A Balén
di Agostino Lodi
Ha rischiato di essere investito, ma non inveisce e si rivolge all'autista utilizzando l’immagine del gioco delle boccette dove vince chi, andando a punto, più si avvicina al pallino, al balén.
Agostino Lodi, Granlén ’d sabbia
A balén
Un omètt in motoren
con l’aspét da centauro
al riväva pian pianen
in fonda a via Sauro,
mo da via Vintidù Luj
’na machina scadnäda,
e par poch a gh’ven un garbuj,
la dà ’na gran frenäda
per fermeros a un pél
da coll povor disgrasiè,
ch’al n’è miga un anvél,
l’è ’ndè fnir sul marciapiè.
Mo con fär da bón pramzan,
che in sté cäz l’è semper pront,
al zbarlocia coll gabiàn
e ’l gh’è diz “Co’ vät a pónt?”
Via Nazario Sauro oggi
Via XXII Luglio, 1905, verso via della Repubblica. A destra borgo della Posta e a sinistra la chiesa di Santa Cristina. Ricerca di Ivan Mondini
L’immagine in altro è tratta da Storie di Biliardo
Recitata da Paride Mori accento di Coenzo
A pallino
Un uomo in motorino
con l’aspetto da centauro
arrivava pian pianino
in fondo a via [Nazario] Sauro,
ma da via Ventidue Luglio, *
una macchina scatenata,
e per poco [non] ci viene un garbuglio,
dà una gran frenata
per fermarsi ad un pelo
da quel povero disgraziato,
che non è un novellino,
è andato a finire sul marciapiede.
Ma con fare da buon parmigiano,
che in questi casi è sempre pronto,
sbircia quel babbeo
e gli dice: “Cosa vai a punto?”
* Perché via Ventidue Luglio si chiama così?
Via XXII Luglio, 1919. Il nobile Palazzo Melli, a sinistra, era all’angolo con borgo Ricco al civico 29. Ricerca di Ivan Mondini
Via XXII Luglio, 1909. Palazzo Melli da altra prospettiva. Ricerca di Ivan Mondini