Voci dalla provincia: Roccabianca, Tavolozza dialettale
I colori delle parole della bassa: l' ironia con cui i nostri vecchi si esprimevano. Seconda parte.


Tavolozza dialettale
di Angelo Gil Balocchi seconda parte
Voci di Barbara Sargenti e Maurizio Landi
Collaborazione tecnica di Roldano Daverio
Barbajàcum colpo apoplettico
Piàsaröl piazzarolo, frequentatore abituale della piazza e profondo
conoscitore delle ultimissime novità e pettegolezzi
Ciśiulànt assiduo della chiesa, fino a rasentare la qualifica di bigotto
Bufà respirare
Ś’burfà soffiare, sbuffare
Buftóŋ persona talmente grassa che non può evitare di ansimare
ad ogni minimo movimento
Budénfi persona grassa ma che forse non ansima e sbuffa
Budrìga pancia debordante
S’chìda scheggia di legno
S’chìdóŋ persona alta e molto magra
Gaśulà parlottare a ruota libera, perlopiù di argomenti frivoli.
Deriva da gazza.
Ràscagnéŋ o rispùnsléŋ porcospino, riccio
Gàt pöf gatto selvatic o
Bàŋla donnola
Strafugnà stropicciare
Strafógn stropicciato, ma anche per indicare, affettuosamente,
un infante per il suo modo di muoversi ancora buffo e maldestro
Stumghési cosa, situazione o persona stomachevole
Spüsléŋ schizzinoso
Lurgnàti occhiali in genere, ma in particolare occhialini con
impugnatura a stanghetta; dal francese lorgnette
Baślàta mento
Baśiöla mento più pronunciato
Sèsla mento spropositato, con riferimento all’ omonimo attrezzo,
una paletta molto allungata usata per cereali e farina o per svuotare
le barche dall’acqua
Śmujà fare il bucato
Śmujaröla asse di legno su cui strofinare, sbattere e insaponare
i panni mentre si fa il bucato
S’ciàtróŋ goccioloni che imperlano la fronte quando si suda abbondantemente
Bugnóŋ brufolo abnorme o altra anomala escrescenza cutanea
Gògna rigonfiamento
Lifiśìa golosità; in senso figurato assume anche significati erotici
Léf, Lifadúr goloso, molto goloso
Sparlacàs leccarsi i baffi
Ś’giunfadùr scocciatore
Rügadur potente scocciatore